martedì 27 gennaio 2015

Il giorno della Memoria: storie di sopravvissuti, schiavi di ieri

Ogni anno, in questo giorno, ricordiamo la Memoria dell'Olocausto. Ogni anno cerco di parlarne in modo diverso: quest'anno ho scelto di raccontare delle storie di sopravvissuti, come Alberto Sed e Shlomo Venezia. I racconti delle loro vite (quella di Sed scritta da Roberto Riccardi in "Sono stato un numero" e quella di Venezia nel suo "Sonderkommando Auschwitz") mi hanno colpito e commosso profondamente, facendomi capire quanto grande sia stato l'orrore della Shoah.


Credo però che le loro testimonianze siano comunque da leggere in chiave positiva: guardando alla forza d'animo che non li ha mai abbandonati, alla speranza nel futuro che ha permesso loro di affrontare esperienze terribili (Sed racconta che i tedeschi facevano il "tiro a segno" con i neonati, una cosa impensabile...). E' stato molto interessante un video in cui ci siamo imbattuti, che racconta la storia dei figli della Shoah, ossia dei figli dei sopravvissuti, che si sono ritrovati a fare i conti con genitori dalle anime tormentate, per i quali è stato impossibile riadattarsi senza strascichi alla realtà quotidiana.

Abbiamo approfondito il significato della parola Olocausto, raccontando come è nato l'odio verso gli Ebrei, in quanto uccisori di Gesù, e poi il loro avverso destino nella storia, la reclusione nei ghetti, l'essere malvisti alla stessa stregua degli immigrati che vengono a cercare fortuna o a morire sulle nostre coste: storie di schiavi di ieri e di oggi. La storia della Shoah ci servirà sicuramente come aggancio per il nostro lavoro sulla tratta degli schiavi...

martedì 20 gennaio 2015

Itinerario di Londra in 4 giorni

Abbiamo viaggiato per la splendida città di Londra e questa è la nostra recensione:

1° GIORNO


La nostra prima meta è il British Museum. E’ uno dei musei più importanti del mondo, fondato a Londra nel 1753 da Sir Hans Sloane, medico e scienziato. Contiene manufatti e reperti archeologici dall’Asia, dall’Africa, dall’America, dal Pacifico e naturalmente dall’Europa.
Da ricordare che tutti i musei di Londra sono gratuiti, ma si possono fare offerte volontarie per mantenere in vita queste strutture.
Decidiamo di dedicarci solo ad alcune stanze, perché visitare tutto il museo nei minimi dettagli richiederebbe troppo tempo. Ci concentriamo sulle mummie egizie, sull’arte greca e romana (qui ammiriamo la Stele di Rosetta, che grazie al genio di Champollion ha permesso di decifrare la scrittura geroglifica), sull’arte americana (in particolare Messico e Centroamerica).
Giunta l’ora di pranzo, ci dirigiamo verso Regent Street prendendo un DOUBLE DECKER BUS, ovvero il tipico autobus rosso a due piani.


In un ristorante ordiniamo una cottage pie, un pasticcio di carne e patate arricchita con varie verdure.
Dopo aver mangiato e aver passeggiato per le vie limitrofe (e aver anche fatto un po’ di shopping), andiamo ad Hyde Park e Kensington Gardens, due dei principali Royal Parks della città. Dentro Hyde Park, andiamo verso lo Speakers' Corner, ovvero un angolo del parco dove le persone possono tenere dei discorsi, esprimendo liberamente le proprie opinioni. Anticamente ha ospitato personaggi del calibro di Karl Marx, Lenin o George Orwell, oggi invece ospita una gran quantità di oratori dagli intenti più disparati, dai più seri ai più strampalati.
La sera per cena andiamo in uno dei pub più tipici di Londra, il Cittie of Yorke: i Londinesi hanno proprio l'abitudine di recarsi in un pub subito dopo il lavoro, per bere una bevanda alcolica, in prevalenza birra, ma anche gin e whisky, vini dolci come lo sherry. Le birre inglesi sono di due tipi: la ale, più forte e strutturata, e la lager, più leggera.
Accompagniamo la nostra birra con un buon piatto di fish and chips, merluzzo pescato nel Tamigi e patatine fritte, che è uno dei piatti tipici britannici.


2° GIORNO
La mattina del secondo giorno facciamo la classica english breakfast, con
pane tostato, bacon, baked beans (fagioli in salsa di pomodoro). È possibile aggiungere anche altre specialità, come le bubble & squeak (frittelle di patate e verdure) e le hash browns (frittelle di patate tagliate a pezzettini).
Una colazione anche troppo abbondante per le nostre abitudini, ma che in Inghilterra ha la sua spiegazione: la maggior parte degli inglesi pranza fuori casa, spesso con un panino o un'insalata, per cui la colazione deve dare l'energia necessaria ad affrontare tutta la giornata.
Ci dirigiamo subito al Tower Bridge, finito di costruire nel 1894 e rimodernato tra il 2008 e il 2012, tra i ponti londinesi più conosciuti. Dalla sua passerella soprelevata, che si alza al passaggio delle navi, si può ammirare un meraviglioso panorama di Londra. Collega il distretto di Southwark alla Torre di Londra. È una massiccia costruzione fortificata costruita dai Normanni nel Medioevo, il cui scopo originario era essere una prigione, fino a divenire oggi uno dei luoghi di maggiore interesse turistico. È composto da diversi edifici fortificati usati come fortezza. È protetta da beefeaters, guardie poste a protezione della Torre, che si occupano anche di controllare che i corvi non volino mai via da lì: ciò significherebbe la fine della monarchia! È considerato uno dei patrimoni dell'Unesco e vi si possono vedere i gioielli della Corona e le armerie reali.
Per pranzo decidiamo di assaggiare il roast beef, servito a fette con patate e verdure. Come dolce prendiamo un pudding.
Nel pomeriggio andiamo al London Eye, una ruota panoramica che ricorda la ruota di una bicicletta, formata da 32 capsule, ognuna delle quali contiene fino a 25 persone. Durante il giro, che dura circa mezz'ora, si possono vedere il Big Ben, il Parlamento e tutto il centro di Londra con oltre 50 monumenti avvistabili, ma se il tempo lo permette, si possono vedere anche i dintorni di Londra. La ruota gira molto lentamente, per cui permette di vedere bene tutto il panorama.
In serata andiamo al The gun, un pub in riva al Tamigi.

3° GIORNO
Per colazione andiamo da Starbucks, scegliendo fra diversi tipi di caffè e cappuccini e dolci. Poi ci dirigiamo verso Buckingham Palace, la residenza ufficiale della Monarchia britannica. È un punto di riferimento per tutti i cittadini del Regno. Si svolgono qui molte cerimonie pubbliche ed è famoso il suo cambio della Guardia alle 11.30, che è possibile osservare dal piazzale antistante la struttura. Buckingham Palace è formato da 600 stanze e 16 ettari di parco. Le stanze comprendono gli appartamenti di Stato, gli uffici reali, la piscina e il cinema.
Subito dopo andiamo a visitare l'Abbazia di Westminster, dove vengono incoronati e sepolti i re d'Inghilterra. È un grande luogo di culto in stile gotico per gli anglicani.
Dopo un pranzo a base di hamburger e onion rings (anelli di cipolla), andiamo a Camden Town, una zona densa di vita, con un interessante mercatino, dove restiamo fino a sera, cenando in uno dei numerosi locali dove si fa musica dal vivo.

4° GIORNO
La mattina del quarto giorno ci rechiamo alla National Gallery, un museo che ospita artisti come Leonardo da Vinci, Rembrandt, Van Gogh, Cèzanne e Botticelli.
Ci sono più di 2300 tra opere e dipinti e come anche gli altri musei di Londra, è totalmente gratuito. Gli edifici della National Gallery sono stati costruiti in epoche diverse.
Fuori dalla National Gallery, c'è Trafalgar Square, una piazza dedicata alla battaglia navale vinta dal generale Horatio Nelson contro la flotta franco-spagnola. Alla base della colonna su cui c'è la statua di Nelson, sono stati posti quattro grandi leoni in pietra e numerose fontane caratteristiche.
Nel pomeriggio andiamo a visitare Piccadilly Circus, una piazza molto caratteristica con gigantesche insegne luminose, che è stata definita “l'ombelico del mondo” (the hub of the world). Al centro della piazza c'è la magnifica fontana di Eros, che in realtà rappresenta l'angelo della carità, e che sembra scrutare dall'alto la folla che quotidianamente passa per queste strade.

La nostra visita alla magnifica città di Londra è finita (purtroppo!). Torniamo a casa con la certezza che c'è ancora molto altro da vedere...sicuramente, la prossima volta!

lunedì 19 gennaio 2015

L'analisi logica

L'analisi logica rappresenta spesso uno scoglio. Su questo sito si trovano degli esercizi da fare online e tutta una serie di applicazioni per imparare la grammatica italiana divertendosi!

giovedì 15 gennaio 2015

Paolo, Francesca e tutto ciò che so dell'amore

Dante sa sempre come inviarci messaggi profondi. Oggi lo ha fatto attraverso il Quinto canto dell'Inferno, che abbiamo letto sul nostro libro, ma soprattutto ascoltato dalla voce di Roberto Benigni:


Alcune parole di Benigni mi hanno colpito particolarmente: l'amore è più forte persino di Dio! Francesca, nonostante sia all'Inferno proprio a causa dell'amore per Paolo, continua a bruciare di passione per lui e guai a chi glielo tocca! Per amore di Paolo, accetta persino di soffrire all'Inferno per l'eternità! Un grande insegnamento davvero: è l'amore l'unico comandamento che vale la pena di seguire.

Leggendo i versi di Dante, si viene catapultati nella realtà ultraterrena come fosse un film: con le sue parole, il poeta riesce a tratteggiare mirabilmente i luoghi, le atmosfere e i suoni del regno infernale. Riusciamo a percepire l'oscurità, la rabbia, la sofferenza, il dolore, i pianti e le urla, il vento impetuoso che sballotta da tutte le parti i lussuriosi del secondo cerchio. Soffriamo con loro e partecipiamo veramente alla storia tragica e bellissima di Paolo e Francesca. 

venerdì 9 gennaio 2015

Gli Aztechi

Nuovo video sulle civiltà precolombiane: questa volta ci occupiamo degli Aztechi e scopriamo qualcosa in più sulla loro affascinante civiltà grazie al documentario di Piero Angela.


Viaggio nell'enogastronomia italiana (prima parte!)

Con i ragazzi di prima abbiamo fatto una ricerca sui prodotti tipici italiani, in particolare sui Dop, i Doc, gli Igt e gli Igp (qui un elenco dei maggiori prodotti certificati italiani).
Ad ogni alunno è stata assegnata una regione italiana e a casa ognuno ha ricercato i prodotti tipici di tale regione. Abbiamo così conosciuto varietà di formaggi, vini, frutta e verdura di cui spesso si ignora l'esistenza, ma che rappresentano l'eccellenza dell'enogastronomia italiana.

Abbiamo anche parlato dei PRESIDI SLOW FOOD, ossia prodotti tipici italiani di qualità tutelati in modo particolare dall'associazione Slow Food, fondata da Carlo Petrini, che rischiano l'estinzione in quanto prodotti in maniere speciali, da animali o piante legati ad uno specifico territorio. 


Abbiamo poi fatto un raffronto tra questi prodotti speciali e buonissimi e il cosiddetto JUNK FOOD, il cibo spazzatura che troppo spesso i giovani mangiano, inconsapevoli del suo essere nocivo per l'organismo.
Abbiamo fatto la differenza tra grassi saturi (nocivi) e insaturi (buoni), parlando dell'olio evo (buono!) e dell'olio di palma (nocivo!), con cui purtroppo sono prodotti la maggior parte dei cibi che i ragazzi mangiano a merenda. Infatti si è poi scatenata la gara a chi leggeva l'etichetta della propria merenda per scoprire con che cosa fosse preparata.

Ai ragazzi ho poi assegnato a casa un video da guardare, da cui ricavare informazioni importanti: è una puntata di Report sui grassi vegetali, molto interessante ed istruttiva! Vedremo cosa colpirà la loro attenzione la prossima volta!

Charlie Hebdo e la libertà di stampa

Una volta ogni due settimane portiamo in classe diversi quotidiani per fare la rassegna stampa, soffermarci su qualche articolo che suscita la nostra curiosità e utilizzare la tematica per scriverci qualcosa su.
Con grande tristezza, stamattina ci è toccato parlare della strage avvenuta l'altro ieri a Parigi, alla redazione di Charlie Hebdo, un giornale satirico che negli ultimi anni aveva pubblicato diverse vignette umoristiche su Maometto e l'Islam.



Il suo direttore, Stephane Charbonnier, in arte Charb, spiegò il suo punto di vista in un'intervista a Sky Tg24 qualche tempo fa, dicendo di preferire la morte ad una vita in ginocchio. Un fulgido esempio di come nella vita la libertà sia il bene più prezioso e di come esprimere la propria opinione sia un diritto imprescindibile dell'uomo, sancito anche da diverse costituzioni (nella nostra, ad esempio, è l'articolo 21 a garantire la libertà di espressione, di parola e di stampa). 


In questa cartina viene mostrata la maggiore o minore libertà di stampa in tutti i Paesi del mondo. Ci sono alcuni Paesi in cui la libertà è massima, come ad esempio il Canada o l'Australia, altri in cui evidentemente non si possono esprimere liberamente le proprie opinioni, come in Cina o in molti Paesi del Medioriente. Una cartina che fa molto riflettere su quanto siamo fortunati, in fondo, a vivere in un Paese in cui non ci sono (troppe) manifeste censure alla libertà d'espressione.

Abbiamo poi riflettuto sul significato della parola SATIRA, derivante dal greco satyros, ossia "satiro", figura mitologica metà uomo metà capretto, personaggio mordace e dispettoso che viveva nei boschi. Il dio dei satiri è Pan, il dio inventore del famoso flauto a canne, connotato da una prepotente sessualità.

 La satira ha origini antichissime: nell'antica Grecia, infatti, negli agoni teatrali si rappresentavano, oltre alle tragedie, anche commedie e drammi satireschi, dal carattere mordace, che avevano la funzione di castigare ridendo mores (come diceva il poeta latino Orazio), ossia di sferzare e di denunciare in modo scherzoso i vizi e i difetti della società.

Pertanto la satira ha sempre avuto un altissimo valore, tanto che Giorgio Forattini, un grande vignettista italiano, dice che essa è la forma più alta di libertà e democrazia. 

giovedì 8 gennaio 2015

La civiltà maya

Abbiamo parlato della civiltà Maya, grazie a questo video di Piero Angela


Molto interessante il fatto che le civiltà precolombiane e la civiltà europea si siano sviluppate come due universi paralleli, ma ugualmente validi ed evoluti. Troppo spesso, purtroppo, i libri di storia tendono a mostrarci la storia europea come quella più importante da studiare, quando invece le civiltà centroamericane avrebbero molto da dirci. 

mercoledì 7 gennaio 2015

Come studiare geografia in una classe a compiti zero: l'itinerario di viaggio

Come studiare la geografia in una classe a compiti zero? Innanzitutto dedicandole il tempo giusto: è, a mio avviso, una materia importantissima, a cui negli anni si è dato sempre meno spazio, facendola diventare la "Cenerentola" delle discipline scolastiche. O c'è o non c'è, praticamente è la stessa cosa. La maggioranza degli insegnanti tende ad assegnare le pagine da studiare ai ragazzi, spiegando poco o niente. Eppure è una così bella materia! Studiandola, possiamo toccare infinite tematiche, da quelle ambientali a quelle culturali e politiche. E' davvero una materia interdisciplinare! Oggi, poi, con l'ausilio della LIM, si possono fare lezioni interessantissime utilizzando vari video trovati su YouTube oppure su Google Earth.

Azulejos

Quest'anno con la mia seconda, abbiamo iniziato studiando la Penisola Iberica. In una prima lezione ci siamo soffermati sull'aspetto fisico di questa regione, studiando quanto diceva il libro di testo e ripetendo l'uno con l'altro le varie informazioni. Poi siamo andati alla scoperta di questo territorio bellissimo, immaginando di dovervi compiere un viaggio, con un budget di 1000 euro.

Abbiamo approntato pertanto un itinerario, che prevedesse la visita di Barcellona, Madrid e Lisbona. Abbiamo prenotato i voli aerei, gli alberghi (utilizzando il sito Trivago, che mostra gli hotel ai prezzi migliori), le visite ai musei e alle attrazioni principali. 

Abbiamo studiato quali fossero le tradizioni culinarie degli spagnoli e dei portoghesi, quali le loro

tradizioni in fatto di musica e spettacoli, chi fossero gli artisti e i personaggi più importanti di cui conoscere assolutamente la vita e le opere. 

Alla fine del lavoro, siamo riusciti a stare perfettamente nel budget e i ragazzi erano davvero molto interessati a scrivere sul mio pc l'itinerario da seguire. Così facendo, abbiamo fatto due lavori in uno: geografia e scrittura!

Il diario

Abbiamo studiato cosa è un DIARIO, raccontando la storia di alcuni diari illustri, come quello di Anna Frank o di Etty Hillesum. Questa è stata anche l'occasione per raccontare alcuni episodi legati alla seconda guerra mondiale, avvenuti in particolare nei campi di concentramento. Ho raccontato di un libro bellissimo letto qualche mese fa, probabilmente il libro più bello che io abbia mai letto, quello che mi ha suscitato più emozioni: 


"Sono stato un numero", la storia di Alberto Sed scritta da Roberto Riccardi  (qui un'interessante intervista a questo eccezionale testimone dell'Olocausto).

logoMuseoAbbiamo poi parlato del piccolo museo del diario che si trova a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, dove per volontà di Saverio Tutino sono stati raccolti migliaia di diari personali. 
Spesso molti registi hanno attinto da questa preziosa fonte per trovare ispirazione per i loro film.





Al termine della lezione, ognuno ha scritto una pagina di diario, scegliendo di raccontare qualcosa di particolare: i propri sogni per il futuro, una giornata da ricordare, qualcosa che brucia dentro...