mercoledì 7 gennaio 2015

Come studiare geografia in una classe a compiti zero: l'itinerario di viaggio

Come studiare la geografia in una classe a compiti zero? Innanzitutto dedicandole il tempo giusto: è, a mio avviso, una materia importantissima, a cui negli anni si è dato sempre meno spazio, facendola diventare la "Cenerentola" delle discipline scolastiche. O c'è o non c'è, praticamente è la stessa cosa. La maggioranza degli insegnanti tende ad assegnare le pagine da studiare ai ragazzi, spiegando poco o niente. Eppure è una così bella materia! Studiandola, possiamo toccare infinite tematiche, da quelle ambientali a quelle culturali e politiche. E' davvero una materia interdisciplinare! Oggi, poi, con l'ausilio della LIM, si possono fare lezioni interessantissime utilizzando vari video trovati su YouTube oppure su Google Earth.

Azulejos

Quest'anno con la mia seconda, abbiamo iniziato studiando la Penisola Iberica. In una prima lezione ci siamo soffermati sull'aspetto fisico di questa regione, studiando quanto diceva il libro di testo e ripetendo l'uno con l'altro le varie informazioni. Poi siamo andati alla scoperta di questo territorio bellissimo, immaginando di dovervi compiere un viaggio, con un budget di 1000 euro.

Abbiamo approntato pertanto un itinerario, che prevedesse la visita di Barcellona, Madrid e Lisbona. Abbiamo prenotato i voli aerei, gli alberghi (utilizzando il sito Trivago, che mostra gli hotel ai prezzi migliori), le visite ai musei e alle attrazioni principali. 

Abbiamo studiato quali fossero le tradizioni culinarie degli spagnoli e dei portoghesi, quali le loro

tradizioni in fatto di musica e spettacoli, chi fossero gli artisti e i personaggi più importanti di cui conoscere assolutamente la vita e le opere. 

Alla fine del lavoro, siamo riusciti a stare perfettamente nel budget e i ragazzi erano davvero molto interessati a scrivere sul mio pc l'itinerario da seguire. Così facendo, abbiamo fatto due lavori in uno: geografia e scrittura!

Il diario

Abbiamo studiato cosa è un DIARIO, raccontando la storia di alcuni diari illustri, come quello di Anna Frank o di Etty Hillesum. Questa è stata anche l'occasione per raccontare alcuni episodi legati alla seconda guerra mondiale, avvenuti in particolare nei campi di concentramento. Ho raccontato di un libro bellissimo letto qualche mese fa, probabilmente il libro più bello che io abbia mai letto, quello che mi ha suscitato più emozioni: 


"Sono stato un numero", la storia di Alberto Sed scritta da Roberto Riccardi  (qui un'interessante intervista a questo eccezionale testimone dell'Olocausto).

logoMuseoAbbiamo poi parlato del piccolo museo del diario che si trova a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, dove per volontà di Saverio Tutino sono stati raccolti migliaia di diari personali. 
Spesso molti registi hanno attinto da questa preziosa fonte per trovare ispirazione per i loro film.





Al termine della lezione, ognuno ha scritto una pagina di diario, scegliendo di raccontare qualcosa di particolare: i propri sogni per il futuro, una giornata da ricordare, qualcosa che brucia dentro...